Johnny Depp si racconta: tra fama, tormenti e la sfida di Modigliani

Johnny Depp si racconta: tra fama, tormenti e la sfida di Modigliani

Una star senza compromessi e il nuovo film da regista alla Festa del Cinema di Roma

Johnny Depp si fa attendere, ma sa come conquistare il suo pubblico. All’evento della Festa del Cinema di Roma, con centinaia di fan accalcati già dall’alba, l’attore è finalmente arrivato per presentare il suo nuovo film Modi – Tre giorni sulle ali della follia. L’opera segue le ultime 72 ore dell’artista Amedeo Modigliani, interpretato da Riccardo Scamarcio, con apparizioni di star come Al Pacino e Luisa Ranieri.

“Modigliani è il mio alter ego”

Depp si immerge profondamente nel suo personaggio. “Questo film l’ho scritto e riscritto più volte. Modi è un po’ il mio alter ego”, confessa. A 61 anni, la star rivela di identificarsi con il tormentato Modigliani, figura bohémienne della Parigi d’inizio Novecento. Un artista ribelle, lontano dai compromessi: proprio come Johnny.

Successo e ribellione

Occhiali da sole con lenti azzurre, un bicchiere di ghiaccio e limone, Depp non nasconde la sua natura controcorrente. “Non mi interessa il successo a tutti i costi”, dichiara. “Non sono mai stato un lacchè, e ora sono troppo vecchio per fare il servitore.” La sua carriera, segnata da successi e cadute, è il riflesso della sua resistenza a un mondo che impone regole strette. Sui suoi fan fedeli aggiunge: “Non mi sono mai lamentato di essere riconosciuto. Se dovessi diventare normale, sarei un gran stronzo.”

Essere bohémien oggi: ancora possibile?

Con una nota nostalgica, Depp riflette su come l’essenza bohémienne si sia trasformata nel tempo. “Oggi non sembra esserci più spazio per il vero spirito bohémien”, spiega, citando la scena beat di Kerouac e Dylan come sue influenze. “Io? Preferisco pensarmi di un’altra epoca.”

“Devi andare a fondo per esprimere la tua arte”

Per Depp, la profondità creativa richiede sofferenza. “A volte toccare il fondo è necessario,” riflette. “Solo scoprendo i tuoi limiti trovi lo spazio per esprimerti.” Questo è un aspetto che condivide con Modigliani, di cui ammira la ricerca e il tormento. Depp spiega come questi percorsi possano portare a un sorriso autentico, una sorta di pace raggiunta attraverso la sofferenza.

La visione di Depp sulla vita e la morte

Infine, il Johnny filosofico si svela: “Essere qui sulla terra è già una fortuna. Non so se c’è una ragione, ma svegliarsi ogni giorno è un miracolo.” Cita il poeta Heine: “Il sonno è piacevole, la morte è ancora meglio, ma il più grande miracolo è non essere mai nati.” Una riflessione potente che ben si adatta alla sua anima ribelle.

Progetti futuri

E non è finita qui. Depp, tra un bicchiere e un sorriso, svela piani ambiziosi: “Ci sono ancora tanti film che voglio dirigere e recitare.” E sul possibile ruolo di Satana nel prossimo film di Terry Gilliam? “Ci stiamo pensando,” commenta enigmatico.


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