Asia Argento, rivelazioni senza filtri: dall’Ayahuasca alla tv di oggi

Un nome, due storie
“Aria” è il nome sul documento, ma non è mai stato davvero suo. Nasce da un cavillo legislativo dell’epoca fascista. Quando leggono il suo passaporto, la chiamano così per scherzo, ma le dà fastidio. Lei è un’altra, non un’etichetta.

La gratitudine come arma di vita
“Oggi sono grata: ho due figli meravigliosi, una casa, un lavoro fantastico. Vivo il presente. Il passato è un dramma, il futuro un enigma.” La gratitudine, spiega, è una vibrazione positiva che attira solo il meglio.

Dietro la maschera
Nel mondo dello spettacolo serve una maschera per proteggersi. “Una persona vera e sensibile come me non sopravvivrebbe senza. Ma quella maschera costa cara: diventi un teatrino per gli altri.” La sfida? Spogliarsi di quella corazza e ritrovare il proprio equilibrio.

La lotta contro la dipendenza
La dipendenza ha segnato la sua vita dai 14 ai 45 anni. “Una canna ti fa sentire accettata, ma è una trappola mortale. Riempie un vuoto che diventa sempre più grande.” Oggi, grazie ai gruppi di supporto, ha trovato un nuovo equilibrio.

La controversa Ayahuasca
Sette esperienze con la bevanda sacra e ognuna è stata un viaggio intenso. “Mi hanno operata gli alieni, rimuovendo il male che mi affliggeva.” Tra tormenti e geometrie sacre, un percorso di scoperta che non lascia indifferenti.

Politica e nostalgia
“La prima donna premier? Non è cambiato nulla. Aridatece Berlusconi, era meglio lui.” Tra riflessioni pungenti e critiche, guarda al passato con occhi diversi.

L’industria televisiva
X Factor e altri programmi tv sono un tritacarne, racconta. “I cachet sono calati, e ora prendono gli scappati di casa.” Nonostante tutto, apprezza il format, ma rimpiange una tv più autentica.

L’importanza del controllo
“Non controllo nulla tranne me stessa. Le guerre, la politica, i miei figli… tutto scorre. Io però posso scegliere come reagire.” È questa la sua filosofia di vita.

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