Valentina Persia: «Far ridere sul palco due giorni dopo la morte del mio compagno è stato devastante». La forza di rinascere tra dolore e risate
Nel corso di un’intervista esclusiva a Vanity Fair, Valentina Persia, comica e attrice amatissima dal pubblico italiano, ha raccontato con la sua consueta schiettezza le gioie e le difficoltà di una vita trascorsa a rincorrere il successo e la serenità personale. Persia, ora protagonista dello show “Sinceramente Persia – One Milf Show“, in onda il 13 gennaio sul Nove, si è aperta come mai prima d’ora. Ha parlato di momenti drammatici, come la perdita del compagno Salvo, e della forza necessaria per salire sul palco solo due giorni dopo quel lutto devastante.
Una carriera segnata dalla determinazione
“Non l’ho mai data”, scherza Persia, riferendosi a un percorso professionale che ha richiesto sacrifici e rinunce. “Ho fatto serate per 50 euro e non me ne vergogno”, ricorda con orgoglio. Dopo trent’anni di carriera, la conduzione di uno show tutto suo è un traguardo tardivo ma meritato: “Forse doveva arrivare adesso, dopo tante cadute e risalite”.
I 50 anni, tra consapevolezza e battute graffianti
Nel suo spettacolo, Valentina Persia affronta temi come il desiderio femminile dopo i 50 anni e il rapporto con un mondo che cambia: “Accetto tutto, ma in camera mia l’uomo non deve essere fluido: deve essere di travertino”. La comica non si risparmia neppure sui social, dove risponde con ironia ai commenti più audaci.
La risata come arma contro il dolore
“Quando ho perso Salvo, non potevo scappare dal dolore, ma nemmeno dal palco. Ho imparato che è nel buio che trovi una luce”. Persia riconosce che far ridere quando il cuore è pesante non è facile, ma è la risata a salvarla ogni volta.